Partito: nel primo campo di cielo a tre monti di verde moventi dalla punta, quello di mezzo più alto e sostenente un cestello al naturale, pieno di erba di verde e sormontato da una colomba di bianco, nell'atto di prendere il cibo per distribuirlo (Carità); i laterali sormontati da un cipresso al naturale (Fede e Speranza). (Religione delle Scuole di carità, PP. Cavanis). Nel secondo d'azzurro al fuoco ardente di rosso, sormontato da una stella (6) d'oro. Al capo di rosso al leone passante, alato e nimbato d'oro, tenente con la zampa anteriore destra un libro d'argento aperto scritto delle parole in lettere maiuscole romane di nero PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS.
Mons. Giovanni Battista Piasentini, figura di spicco dell’episcopato clodiense, nacque a Venezia nel
1899 e fu ordinato sacerdote dal patriarca La Fontaine nel 1924. Dal 1931 al
1940 fu rettore del collegio “Cavanis” di Possagno, diretto dalla Congregazione
dei PP. Cavanis, nella quale era entrato nel 1916. Il 16 febbraio 1946 fu
eletto vescovo di Anagni dopo la consacrazione episcopale ricevuta dal card.
Adeodato Piazza. Trasferito alla diocesi di Chioggia il 31
gennaio 1952, vi fece ingresso il 30 marzo. Durante il suo episcopato diede
avvio alla costruzione di numerosi edifici religiosi, sociali e ricreativi, tra
cui l’Istituto professionale Cavanis di Chioggia, la colonia pedemontana
“Clodiensis Stella Maris”, la Casa per gli esercizi spirituali “Madonna del
Divino Amore” di S. Anna, il monastero delle Clarisse di Porto Viro; inoltre
provvide alle necessità delle popolazioni colpite da varie alluvioni del Po,
inaugurò asili e nuove parrocchie nella diocesi, aprì a Donada il Centro di
addestramento professionale. Numerose anche le manifestazioni religiose da lui
indette, tra cui anche un sinodo (1959).Morì nell’agosto 1987 presso
l’Istituto dei PP. Cavanis di Possagno, dove si era ritirato nel 1976 dopo le
sue dimissioni per raggiunti limiti di età. Fu sepolto a Chioggia, secondo il
suo desiderio, in Cattedrale, nel cui presbiterio, sulla parete nord, è stato
anche eretto nel gennaio 2006 un artistico monumento in sua memoria (opera
dello scultore G. Longhin).
Mons. Giovanni Battista Piasentini