Nato a Pellestrina nel 1626, Stefano Rosada studiò diritto a Padova dove si laureò. Entrato nella Nunziatura di Venezia, ricoprì l'ufficio di cancelliere per circa un trentennio fino alla sua nomina a Vescovo di Chioggia, conferitagli nel 1684 da papa Innnocenzo XII, sede rimasta vacante per circa cinque anni. Ebbe come, il Baldi, suo predecessore, dal comune il dono di 150 once d'argentolavorato e un assegno annuo di due miri d'olio.
Abbellì la Cattedrale lastricando con marmi policromi il pavimento del coro e arricchendolo con gli stalli in noce acquistati dall'abazia soppressa delle carceri di Este, e perciò, anteriori di circa un secolo alla ricostruzione della Cattedrale. Per sua iniziativa nel 1686 venne collocato l'orologio tuttora visibile sul campanile del Duomo, ut certas divini officiis horas Ecclesiaeque designet. Mons. Rosada si adoperò per lo smembramento, dopo 261 anni, nel 1690, del territorio dell'antico monastero di S. Giorgio di Fossone dalla giurisdizione del capitolo della Cattedrale.
Morì il 21 Gennaio 1696 a 70 anni e sembra sia stato sepolto, secondo il Vianelli, nella cappella del Ss. Sacramento entro una tomba da lui stesso fattasi predisporre, ma di cui non si trova traccia. Due lapidi lo ricordano nella stessa Cattedrale: una in coro, in cui si accenna alla posa in opera degli stalli e l'altra sul lato est del campanile sotto l'orologio.