Di famiglia patrizia, veronese come il Negri, suo predecessore, fr. Marco Medici, nato nel 1516, entrò ancor giovane nell'Ordine dei PP. Predicatori presso il convento di S. Anastasia di quella città, dove ebbe modo di segnalarsi sia nello studio della teologia che in quello delle belle arti, tanto da essere ricordato dal Vasari nella sua celebre opera per averlo informato sulle vite dei più illustri artisti veronesi.
Partecipò, su invito del vescovo di Ceneda Michiel della Torre, come teologo, al concilio di Trento; fu poi nel 1569 nominato da papa Pio V inquisitore dell'"eretica pratica di Verona", mentre Gregorio XIII nel 1574 lo fece inquisitore generale di tutto lo Stato veneto. Dallo stesso fu eletto vescovo di Chioggia il 15 dicembre 1578, prendendo possesso della diocesi il 15 giugno dell'anno successivo.
Regolarizzò l'elezione dei Vicari curati e provvide il coro di un puntatore. Mentre attendeva alla preparazione del Sinodo e della visita pastorale, ebbe notizia della venuta a Chioggia del vescovo di Verona, Agostino Valier, il quale, come delegato apostolico della Dalmazia, da Verona, attraversando Cavarzere e Loreo, arrivò in città per visitare la diocesi clodiense. In soli 10 giorni svolse la sua opera, suggerendo al vescovo quei problemi che gli erano sembrati più impellenti, tra cui la fondazione di un piccolo Seminario per 10 chierici, detto dei Zaghi, che però ebbe vita breve. Ammalatosi, si diede a regolare la disciplina dei monasteri e ad opere di ordinaria amministrazione. Morì il 30 agosto 1581 dopo 5 anni di episcopato all'età di 65 anni.