Di famiglia nobile veneziana, Cristoforo Zeno fu consacrato vescovo da papa Alessandro V (1409-10) su richiesta del Veneto Senato. Dopo aver prestato giuramento di fedeltà nelle mani del patriarca di Grado ed essere stato nominato vescovo di Chioggia, prese possesso della diocesi il 27 febbraio 1410, a pochi anni di distanza dalla fine della guerra di Chioggia. In seguito a questo fatto, dovette provvedere alle ristrette rendite del Capitolo unendone altre, provenienti da quattro canonicati vacanti della vecchia chiesa di S. Martino in Chioggia Minore, distrutta durante la suddetta guerra.
Dal momento che allora i Canonici della Collegiata di Chioggia abitavano tutti fuori città, ad eccezione del canonico, già vicario, Jacopo Penzo, considerate le sue misere condizioni economiche e per premiare la sua fedeltà "residenziale", lo Zeno gli ridusse il "cattedratico" (un'imposta cui erano soggetti allora i canonici per ogni chiesa da versarsi al vescovo) a sole lire 10.
Dopo circa un anno di permanenza, egli fu trasferito nel 1411 alla sede episcopale di Capodistria: la non lunga vacanza della sede su sostenuta dal vicario capitolare Benedetto Manfredi, più tardi, nel 1414, vescovo di Chioggia. Lo Zeno morì nel 1420 nella stessa Capodistria.