I Vescovi della Diocesi di Chioggia

GUIDONE

XI
1236 - 1257


   Scudo non blasonato

    Eletto dal Capitolo nel 1236 alla morte del predecessore Domenico Selvo, già vescovo di Equilio, Guidone (o Widone) chiese ed ottenne l'opportuna dispensa da papa Gregorio IX per poter lasciare la primitiva sede, richiesta che venne formalizzata l'11 dicembre 1236 con decreto di traslazione inoltrato pro informatione et voto al patriarca di Grado, da cui allora dipendeva la nostra diocesi.

    Ebbe anch'egli a sostenere alcune contestazioni da parte di cavarzerani per le visite pastorali.

    Guidone fece da intermediario, su incarico di papa Innocenzo IV, unitamente all'Arcidiacono di Torcello e al Pievano di Lio Piccolo, di una controversia sorta tra due monasteri di Torcello a riguardo della proprietà... di un vigneto.

    Papa Alessandro IV nel settembre 1256 lo delegò prima ad accogliere la rinuncia di Pietro Priore di S. Maria in Porto di Ravenna gratificandolo di una rendita annua e successivamente a dirimere una vertenza, unitamente al Priore dei Domenicani di Ferrara e all'Arciprete di Rovigo, sorta tra il Capitolo di Monselice e il Vescovo di Padova.

    Durante l'episcopato di Guidone, morto forse verso la fine del 1257, vennero approvati (1247) i primi statuti della città, sulla scorta di quelli redatti da Venezia "provvedendo di far leggi, che si conformassero all'indole dei cittadini, salve, quanto fosse possibile, le antiche consuetudini" (cfr. D. Razza, "Storia popolare di Chioggia", 1898).

    Questi statuti, di grande valore etico-sociale, compilati sotto il podestariato di Giovanni Michel, che erano "leggi oneste, ragionevoli, piene di equità e sante, e quasi in tutto ai sacri canoni ed alle leggi civili consonanti" (cfr. P. Morari, "Storia di Chioggia", cap. V, 1871), andarono perduti.



Blasonature a cura di Giorgio Aldrighetti
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