Da un documento del 1139 si rileva che occupava la sede vescovile di Chioggia a quell'epoca il vescovo Domenico Guillari o Willo Willari con il titolo ancora di vescovo di Malamocco come gli altri due suoi predecessori.
Nel settembre dello stesso anno egli cedeva ad una certa Adelaida, consorte del doge Pietro Polani, due saline di sua proprietà acquistate da certo Martino Bolla nel fondamento chiamato Caccia cane piccolo, con l'obbligo da parte dell'acquirente di versare in perpetuo al "prete seniore" di Malamocco due "giornate di sale", seguendo la consuetudine degli altri comproprietari dello stesso fondamento. Il Guillari ebbe una controversia con il vescovo di Castello in Venezia per via delle monache, passate dal monastero già soppresso di S. Basso e Leone di Malamocco a quello di S. Servolo sotto il vescovo di Olivolo, sempre in Venezia, pretendendo la sua giurisdizione su di esse nonostante il loro trasferimento in una diocesi diversa; grazie alla mediazione del patriarca di Grado e dei vescovi di Caorle e di Eraclea, la vertenza nel 1150 fu appianata di comune accordo e il Guillari riconobbe il suo errore.
Non si conosce la data né della nomina episcopale né della morte.