Campo di cielo alla campagna desinente in colline e montagne, movente da un mare agitato; dal mare muove un arcobaleno posto in sbarra, il tutto al naturale. Nel cantone destro del capo stella d'oro a 8 punte.
Mons.
Angelo
Daniel, 64 anni, Vicario generale della diocesi di Treviso è il nuovo Vescovo della Città e Diocesi di Chioggia.
IL COMUNICATO ALLA DIOCESI
Carissimi confratelli e fedeli in Cristo, l'attesa del nuovo Vescovo ha trovato risposta nella sollecitudine del Pastore di tutti, Giovanni Paolo II. Questa mattina è stato dato l'annuncio. La Diocesi ha finalmente il suo Pastore: mons. Angelo Daniel, vicario generale della diocesi di Treviso. La catena ideale, che parte da Gesù e, attraverso gli apostoli, continua nel Papa e nei vescovi, ci raggiunge nella persona del nuovo presule.
Mons. Dino De Antoni
Mons.
Angelo
Daniel, nato a Montebelluna
(TV) il 12 ottobre 1933, è stato ordinato sacerdote a Treviso il 24 giugno
1956, ricoprendo poi vari incarichi nel Seminario diocesano e nella vita
pastorale; fu arciprete a Galliera Veneta dal 1974 fino al 1989, quando venne
nominato Vicario generale dal vescovo Magnani. Eletto alla Chiesa di Chioggia
il 27 novembre 1997 e consacrato vescovo il 13 dicembre 1997 nel duomo di
Treviso, ha iniziato solennemente il suo ministero di pastore della diocesi
clodiense il 6 gennaio 1998. Dopo aver nominato come suo vicario generale mons.
Alfredo Mozzato, tuttora in carica, e ristrutturato l’organigramma della Curia,
mons. Daniel si è dotato anche di un Consiglio del Vescovo, formato di quattro
membri, e ha inteso valorizzare i vari organismi diocesani (Consigli
presbiterale, pastorale e degli Affari economici, oltre alla Consulta per le
Aggregazioni laicali). Il Vescovo Angelo ha
compiuto ben presto una prima visita sistematica a tutte le comunità
parrocchiali negli anni 1999-2002 e sta ora completando la sua seconda Visita
pastorale (mancano a tutt’oggi i vicariati di Chioggia e Pellestrina), durante
la quale approfondisce il contatto con le comunità e con i vari organismi di
collaborazione pastorale. Tra gli aspetti messi in risalto: la cooperazione
attiva dei laici al ministero dei presbiteri, la formazione degli adulti e dei
giovani, la collaborazione interparrocchiale e il collegamento delle comunità
nel vicariato e con il centro diocesano, la cura delle vocazioni, la necessità
di una più incisiva testimonianza cristiana nella società attuale. E’ sempre viva nel
pastore diocesano anche l’attenzione ai mezzi di comunicazione sociale con
l’appoggio esplicito al settimanale diocesano, oltre che con l’impulso al nuovo
sito Internet e con l’avvio dell’esperienza “Portaparola”. Nel 2002 mons.
Daniel ha inaugurato il nuovo Museo
diocesano e nel 2005 il nuovo Archivio e la Biblioteca che sono venuti a
costituire il programmato “Polo culturale” diocesano, punto d’incontro e di
promozione della dimensione storico-culturale della comunità locale, sia
ecclesiale che civile. In questi anni ha potuto inaugurare e benedire inoltre
la Casa per Sacerdoti a Cavarzere e le nuove chiese del Buon Pastore e Rosolina
Mare, oltre ad altre chiese e opere parrocchiali restaurate e ristrutturate. L’episcopato si è
caratterizzato, in particolare, per la serie coordinata di piani pastorali
proposti alla diocesi nel mese di settembre di ogni anno. Concluse nel 2000 le
solenni celebrazioni del Giubileo, dopo il triennio dedicato alla “Missione
famiglia” il Vescovo Angelo sta ora proponendo temi legati alla “Missione
parrocchia”, lanciata nel 2003-2004 e specificata poi in: “Comunità che
celebra” (2004-2005), “Comunità che annuncia” (2005-2006), cui seguirà
“Comunità che serve” (2006-2007). Si è anche studiata, avviandola in qualche
caso in forma sperimentale, l’eventuale ristrutturazione del territorio in
unità pastorali attraverso l’aggregazione di più parrocchie, nella prospettiva
di una maggiore integrazione fra comunità e di una più adeguata distribuzione
del clero, in stretta collaborazione con il laicato. Durante l’episcopato
Daniel, negli anni 2004-2005, è stato anche celebrato solennemente il XVII
centenario del martirio dei Santi Felice e Fortunato, Patroni della diocesi,
delle cui reliquie il Vescovo ha approvato la ricognizione scientifica,
eseguita dall’équipe del prof. Raffaele De Caro, che ha confermato l’antichità
dei preziosi resti. Un altro centenario importante è in programma per il 2008,
quando si ricorderanno i cinquecento anni dell’altra grande devozione popolare
legata all’apparizione della Madonna (cosiddetta “della Navicella”), attestata
sul lido di Sottomarina.Il Vescovo Angelo ha
promosso la presenza e la collaborazione delle comunità religiose e di vita
consacrata sia maschili che femminili. Appena giunto in diocesi si è premurato,
in particolare, di organizzare un incontro tra tutti i vescovi delle diocesi
che ospitano case della Comunità missionaria di Villaregia, una associazione
pubblica di fedeli dedita alla missione,
recentemente riconosciuta a livello pontificio, accolta nella nostra diocesi
nel 1981 e ora presente in una dozzina di diocesi in Italia e all’estero. Mons.
Daniel è attualmente delegato per la pastorale della sanità nella Conferenza
Episcopale Triveneta e dal 2000 è membro del Collegio dei Revisori dei conti
nel Consiglio per gli Affari economici della Conferenza Episcopale Italiana.
Cari fratelli e amici della Diocesi di Chioggia,
vostro
ANGELO
Mons. Angelo Daniel
L'annuncio ufficiale è
stato dato giovedì 27 novembre alle 11.30 in Cattedrale a Chioggia dall'Amministratore
diocesano mons. Dino De Antoni, e contemporaneamente dal vescovo mons. Magnani a Treviso.
L'ordinazione episcopale
è avvenuta nella cattedrale di Treviso sabato 13 dicembre 1997.
L'insediamento a
Chioggia è avvenuto il 6 gennaio 1998.
DA PARTE DELL'AMMINISTRATORE DIOCESANO
Egli verrà ad annunciarci il vangelo, dal quale viene svelato il mistero di Dio, ma anche la verità sull'uomo con i suoi problemi e le sue angosce.
Sappiamo che i problemi premono e non mancano neanche nella casa del Signore, che è luogo per l'umanità che soffre e spazio aperto per tutti.
Verrà il Vescovo, come lampada ai passi incerti di tanti fratelli, per condurli alla luce che non inganna e non abbaglia, a indicare il sentiero che porta a Cristo. Verrà per credenti e non credenti nel nome del Signore.
Affidiamo alla Vergine il suo cammino, perché insieme a tutti noi, popolo di Dio, possa porsi in ascolto dello Spirito Santo per vivere l'unità, per celebrare la parola, per testimoniare il Vangelo della carità e per costruire il corpo del Signore.
SCHEDA BIOGRAFICA
LETTERA DI MONS. ANGELO DANIEL
neo-eletto Vescovo della Chiesa di Chioggia
come sapete, nei giorni scorsi il Santo Padre mi ha nominato Vescovo della vostra Diocesi. Dopo un primo momento di stupore e anche di sconcerto, mi sono ricordato di ciò che tante volte io stesso dicevo ad altri preti che venivano invitati a cambiare ufficio o parrocchia: e cioè che Dio ci aiuta quando siamo nella Sua volontà; ci aiuta e ci rende contenti. E' quello che sto sperimentando anch'io, di fronte a un ministero così impegnativo, che non ho nè cercato nè desiderato.
Riceverò l'ordinazione sabato 13 dicembre e verrò fra voi, a Dio piacendo, il 6 gennaio, solennità dell'Epifania. Vengo fra voi come fratello tra fratelli. Mi costa lasciare la Diocesi di Treviso, alla quale mi lega tutta la mia storia. Eppure sento che verrò fra voi volentieri e con tutto il cuore.
Non ho in testa nè progetti pastorali nè programmi, se non quelli della Chiesa che si prepara al grande Giubileo. Insieme rifletteremo e faremo le scelte via via più opportune, con la grazia dello Spirito santo, in risposta ai problemi attuali, alla luce della lunga tradizione di fede della Diocesi, alla quale - insieme con tanti sacerdoti, religiosi/e e laici - hanno offerto il loro prezioso dono i Pastori che mi hanno preceduto. Fra questi ricordo con stima quelli che ho personalmente conosciuto: mons. Giovanni Piasentini, mons. Sennen Corrà e mons. Alfredo Magarotto, subentrando al quale sento trepidazione e anche viva riconoscenza.
Mi affido, carissimi, alle vostre preghiere, mentre vi prometto di pregare ogni giorno per voi: per i sacerdoti, il Seminario, i religiosi e le religiose, gli operatori pastorali, le aggregazioni ecclesiali e in particolare per l'Azione Cattolica; per le famiglie tutte; per quanti svolgono il servizio importante e non facile dell'autorità nella società civile; per gli ammalati e i sofferenti nel corpo e nello spirito.
Treviso, 27 novembre 1997.