Gli Ordini Cavallereschi

di Giorgio Aldrighetti


ORDINE DI CALATRAVA

    Nel 1147, Alfonso il Guerriero, dopo aver conquistato la città fortezza di Calatrava, la consegnò all'Ordine dei templari, affinché rimanesse protetta e difesa dai Mori. Nel successivo 1155, i templari, data l'esiguità delle loro forze e disperando di poterla difendere, la restituirono al re di Castiglia, Sancio III, figlio di Alfonso il Guerriero.

Diego Velasquez, monaco cistercense, implorò quindi il proprio abate a richiedere la città con l'impegno di difenderla dagli assalti dei Mori.

I due monaci, ottenuto l'assenso, raccolsero in Navarra circa 20.000 uomini, tra i quali molti castigliani e francesi ed entrarono in Calatrava.

Nel 1158 il re Sancio III di Castiglia, per rimeritare tale eroismo, istituì, per i monaci ed i gentiluomini presenti in Calatrava, un Ordine religioso-cavalleresco, sotto la regola cistercense.

I cavalieri di Calatrava dovevano pronunciare i voti di castità, povertà ed obbedienza, dormivano vestiti e portavano uno scapolare.

Dopo aver riportato numerose vittorie sui Mori, i cavalieri di Calatrava vennero sconfitti, nel 1193, presso Alarcos dall'emiro Yacoub ben Yousef. L'Ordine quindi, avendo perduto la fortezza di Calatrava, trasferì il proprio convento a Ciruelos e poi a Salviaterra. Agli inizi del duecento i cavalieri portoghesi dell'Ordine militare di Avis si unirono ai cavalieri di Calatrava; parimenti i cavalieri di San Giuliano del Pereiro, preso il nome di cavalieri d'Alcantara, si sottoposero alle riforme del Gran Maestro dell'Ordine di Calatrava.

Ma, nel tempo, sia i cavalieri di Avis e sia quelli di Alcantara si staccarono dall'Ordine di Calatrava, ricostituendo Ordini autonomi. Per tale motivo l'Ordine di Calatrava perdette d'importanza, divenendo un semplice Ordine nobiliare.

Nel 1485, il papa Innocenzo VIII, alla morte del Gran Maestro, riservò alla sua persona la nomina dei Gran Maestri, nominando, nel contempo, amministratore dell'Ordine il re Ferdinando il Cattolico.

Il papa Adriano VI conferì poi il Gran Magistero dell'Ordine alla corona di Spagna.

L'Ordine, soprannominato Valoroso, in guerra alzava uno stendardo di seta bianca caricato dalla croce gigliata di rosso, accantonata in punta da due ceppi azzurro e dall'immagine della Immacolata Vergine Maria.

L'Ordine, che si compone di una sola classe, porta per decorazione una losanga d'oro, caricata da una croce gigliata di rosso; il tutto sormontato da un trofeo di guerra, con nastro di rosso.