Gli Ordini Cavallereschi

di Giorgio Aldrighetti



Ordine Capitolare di
Sant' Uberto di
Lorena e del Barrois


    Nel mese di maggio del 1416, i nobili della Lorena e del ducato di Bar, nel corso di una assemblea, decisero di por fine alle ostilità tra di loro, impegnandosi invece a difendersi reciprocamente. Tale coalizione, che doveva durare cinque anni, prese il nome di Ordine del levriero o della fedeltà, poiché gli aderenti giuravano di mantenere fede agli impegni assunti.

Nel corso del capitolo tenutosi nel 1423, venne però deciso di mantenere tale Istituzione tramutandola, di fatto, in un Ordine cavalleresco che prese il nome di Sant'Uberto di Lorena.

Per accedere all'Ordine, necessitavano le prove di nobiltà. L'Ordine, sotto il magistero dei duchi di Lorena, venne arricchito di privilegi dai re Luigi XIV, Luigi XV e Luigi XVI.

L'Ordine si divideva in:

    Gran Croci (limitato al numero di sei)

    Commendatori (limitato al numero di trenta)

    Cavalieri (illimitato).

La decorazione consisteva in una croce patente d'argento, caricata in cuore da uno scudetto circolare, smaltato d'azzurro e contenente l'effigie di Sant'Uberto, con adestrato un cane levriero e sinistrato un cervo. Il nastro della decorazione era turchino, con una verghetta di rosso per lato.

Durante la rivoluzione del 1789, l'Ordine pose la sede a Francoforte sul Meno.

Riabilitato da Luigi XVIII nel 1816, non venne più conferito dopo il 1830.