Araldica Ecclesiastica
di Giorgio Aldrighetti





    Ricordiamo ora che i Sommi Pontefici San Pio X, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo I caricavano nei loro scudi, il capo patriarcale di Venezia, quale segno, simbolo, della Loro provenienza dalla città lagunare.

Lo stemma di Sua Santità Giovanni XXIII portava: “di rosso alla fascia d'argento, alla torre al naturale traversante sul tutto accostata da due gigli d'argento; al capo patriarcale di Venezia: d'argento al leone passante, alato e nimbato, tenente con la zampa anteriore destra il libro aperto, scritto delle parole a lettere maiuscole romane di nero PAX TIBI MARCE nella prima facciata in quattro righe, ed EVANGELISTA MEUS nella seconda facciata, similmente in quattro righe, il tutto al naturale ”.

L'arme di Sua Santità Giovanni Paolo I, invece, portava: “d'azzurro al monte di sei pezzi d'argento, all'italiana, uscente dalla punta dello scudo, accompagnato in capo da tre stelle d'oro di cinque punte; al capo patriarcale di Venezia: d'argento al leone passante, alato e nimbato, tenente con la zampa anteriore destra il libro aperto, scritto delle parole a lettere maiuscole romane di nero PAX TIBI MARCE nella prima facciata in quattro righe, ed EVANGELISTA MEUS nella seconda facciata, similmente in quattro righe, il tutto al naturale”.

Infine, quale segno della nostra profonda devozione, blasoniamo, di seguito, l'arme di Sua Santità Giovanni Paolo II:

“D'azzurro alla croce d'oro, il montante posto verso destra e la traversa alzata, accompagnata nel canton sinistro della punta da una M dello stesso. Lo scudo risulta accollato dalle chiavi pontificie, una d'oro e l'altra d'argento, decussate, addossate, gli ingegni, traforati a forma di croce, in alto, rivolti a destra e a sinistra, e legate da un cordone di rosso, terminante, d'ambo le parti, con una nappa dello stesso. Lo scudo risulta timbrato dal triregno papale terminante ad ogiva e argenteo, al quale sono applicate tre corone all'antica, d'oro e cimato da un piccolo globo crociato dello stesso. Dal triregno pendono due infule di rosso e frangiate d'oro, caricate ciascuna da una crocetta greca, dell'ultimo”.

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