Araldica Civica
di Giorgio Aldrighetti




I NUOVI EMBLEMI DELLA
CITTÀ DI VENEZIA


    La Giunta municipale di Venezia, con delibera n. 1064 del 30 marzo 1995, incaricava poi lo storico Mario De Biasi della Deputazione di Storia Patria per le Venezie e l'araldista Giorgio Aldrighetti dell'Istituto Araldico Genealogico Italiano "di definire il nuovo stemma, gonfalone, bandiera e sigillo per la Città di Venezia".

Il Consiglio comunale di Venezia, nell'adunanza del 24/25 giugno 1996, all'unanimità, adottava lo studio storico-araldico di Mario De Biasi e di Giorgio Aldrighetti sugli emblemi marciani.

    Decreto Presidente della Repubblica 6 novembre 1996, concessivo dello stemma e del gonfalone alla Città di Venezia..

(cliccare sulle immagini per ingrandirle)

STEMMA:
D'azzurro, al leone d'oro, alato e nimbato dello stesso, con la testa posta di fronte, accovacciato, tenente fra le zampe anteriori avanti al petto il libro d'argento, aperto, scritto delle parole a lettere maiuscole romane di nero PAX TIBI MARCE nella prima facciata in quattro righe, ed EVANGELISTA MEUS nella seconda facciata, similmente in quattro righe.

    Lo scudo di forma veneta sarà timbrato dal corno dogale.

(Come si evince dalla blasonatura dello stemma, la città di Venezia NON timbra lo scudo con la corona tipica di Città, ma con il CORNO DOGALE, in ricordo nella millenaria serenissima Repubblica di San Marco; ci si è avvalsi di conseguenza dell'art. 94 del R .D. 7 giugno 1943, n. 652, che così recita: "Gli Enti morali possono fregiare la loro arma ed insegna con quelle corone speciali, delle quali si proverà la concessione e il possesso legale" .Parimenti la forma dello scudo NON è l'appuntato, previsto dall'art. 59 del R . D. 7 giugno 1943, n. 652, ma di forma veneta, forma parimenti in uso in altre aree della penisola nel sec. XV, in ricordo dello scudo sempre usato in Venezia".

GONFALONE:
Drappo di rosso, con la bordatura dello stesso, bordata da filetti d'oro interni ed esterni incrociantisi negli angoli, e caricata da ricami d'oro e da quattro sfere armillari, d'azzurro e d'oro, una in capo, una in punta, due nei fianchi; il drappo sarà caricato dallo stemma della Città con la iscrizione centrata in oro: CITTÀ' DI VENEZIA. Il drappo sarà ornato nella parte inferiore da sei strisce rettangolari di rosso, orlate da filetti d'oro, caricate da ricami dello stesso, alte circa un terzo dell'intero drappo. Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto rosso, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della Città e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro.)

    Decreto Presidente della Repubblica 8 gennaio 1997, concessivo del sigillo e della bandiera alla Città di Venezia.

SIGILLO:
Sigillo metallico recante al centro lo stemma della Città di Venezia concesso con D.P.R. 6 novembre 1996 e nella bordatura l'iscrizione convessa Città di Venezia, posta nella parte superiore della bordatura.

BANDIERA:
Drappo alto cm. 100, lungo cm. 200, comprese le strisce di cui infra, di rosso seminato di fiamme d'oro, con la bordatura di rosso, orlata da filetti d'oro, interni ed esterni incrociantisi negli angoli e ornata da ricami d'oro, caricata da otto quadretti di rosso, posti tre in alto, tre in basso, due nei fianchi, recanti i seguenti emblemi: in alto verso l'asta, l'arcangelo Gabriele, centralmente la Sacra Colomba; attigua alle strisce, la Beata Vergine Annunziata; in basso verso l'asta, il simbolo di San Matteo Evangelista; centralmente la Beata Vergine con il divin Figlio; attiguo alle strisce, il simbolo di San Luca Evangelista; nei fianchi verso l'asta, il simbolo di San Marco Evangelista; attiguo alle strisce, il simbolo di San Giovanni Evangelista; tutti i detti simboli e le dette figure al naturale. Il drappo sarà caricato dal leone marciano, passante, sostenuto dal ristretto recante a sinistra la fascia desinente a punta, simboleggiante il mare ondoso, sostenente a destra il monticello cimato dal castello torricellato di tre pezzi, la torre centrale sostenente il vessillo con il drappo sventolante a sinistra; il leone tenente con la zampa anteriore destra il libro aperto recante le parole nella prima facciata, in quattro righe, PAX TIBI MARCE, nella seconda facciata, similmente in quattro righe EVANGELISTA MEUS; il tutto d'oro, con la scritta in lettere maiuscole romane di nero.

    Il drappo sarà munito di sei strisce orizzontali, rettangolari, di rosso, ornate da ricami d'oro e centralmente dalla rotella d'azzurro, caricata dalla sfera armillare d'oro. Le strisce saranno lunghe circa la metà dell'intero drappo. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto rosso con bullette dorate poste a spirale, e sarà cimata dalla sfera armillare d'oro. 1)

(Come si può evincere dalla blasonatura della Bandiera, chiamata comunque in Venezia GONFALONE DI SAN MARCO, siamo in presenza di un rarissimo caso per araldica, in quanto in Bandiera NON viene caricato lo stemma decretato, ma un'altra figura araldica, nella fattispecie un leone passante. (Si precisa altresì che la bandiera marciana, nella millenaria storia di Venezia, NON era mai stata decretata).

  Immagini della cerimonia a Palazzo Ducale

    I bozzetti dello stemma, gonfalone, bandiera e sigillo della città di Venezia, approvati con DD.PP.RR. 6 novembre 1996 e 8 gennaio 1997, sono di Sandro NORDIO, Chioggia.




Bibliografia:

1) G. ALDRIGHETTI-M.DE BIASI, Il Gonfalone di San Marco, Analisi storico-araldica dello stemma, gonfalone, bandiera e sigillo della città di Venezia, Venezia 1998.

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