Araldica Civica
Le insegne della Provincia di Venezia

di Giorgio Aldrighetti




    Nel successivo gennaio 1993 l'araldista Giorgio Aldrighetti indirizzava al Presidente della Provincia di Venezia delle osservazioni sull'art. 6 dello Statuto della Provincia di Venezia che riguardava gli emblemi araldici, sostenendo che lo stemma, il gonfalone, la bandiera ed il sigillo in uso non rispondevano ai dettami araldici vigenti. 26)

Veniva di conseguenza interpellato l'Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, con nota del 29 marzo 1993, indirizzata al Presidente della Provincia di Venezia, rispondeva, chiarendo, tra l'altro, che: “il gonfalone riprodotto nel bimestrale di informazione di Codesta Provincia – Anno XVI n. 3 – 1992 (vedasi fotocopia allegata) non è solo profondamente errato perché ospita stemmi di enti territoriali estranei al profilo istituzionale della Provincia, ma anche perché lo stemma:

- è assurdamente rinchiuso in un rettangolo privo di significato;

- ha una scritta non convessa verso l'alto, ma anzi posta in due righe, su un cartiglio di fantasia;

- è sormontato da una corona non spettante all'Ente provincia;

- reca un 'capo' non previsto dal R.D. dell'anno 1875 (si opina che il detto 'capo' di porpora sia il “capo del Littorio” privo del fascio; ma tutto il detto 'capo' deve essere soppresso, ai sensi del Decreto Legislativo 26 ottobre 1944, n. 313)”. 27)

Per quanto sopra la Giunta Provinciale, con Deliberazione prot. 11458/840 del 5 maggio 1994, incaricava l'araldista Giorgio Aldrighetti: “per le correzioni da effettuare allo stemma, sigillo e gonfalone della Provincia di Venezia”. 28)

Il Consiglio Provinciale di Venezia, nella seduta del 27 luglio 1995, con provvedimento prot. n. 4840/II di verb., approvava, poi, l'istruttoria storico araldica prodotta dall'Aldrighetti ed i bozzetti araldici preparati dal blasonista Sandro Nordio, sempre di Chioggia.

Venivano poi approntati tutti i documenti che portavano al Decreto Presidente della Repubblica 15 aprile 1996 che così recita:

“Il Presidente della Repubblica

VISTA la domanda con la quale il Presidente della Provincia di Venezia chiede la concessione di uno stemma in sostituzione di quello conseguito nel 1875, nonché la concessione di un gonfalone per uso di quella Provincia;
VISTI gli atti prodotti a corredo della domanda stessa;

CONSIDERATA la validità della ricerca che ha consentito una blasonatura storicamente e araldicamente più pertinente di quella sancita dal R.D. 26 Aprile 1875, concessivo dello stemma;

SULLA PROPOSTA del Presidente del Consiglio dei Ministri;

DECRETA

In sostituzione dello stemma concesso dal citato R.D. 26 Aprile 1875 è concesso alla Provincia di Venezia, uno stemma descritto come appresso:

STEMMA: d'azzurro, al leone d'oro, alato e nimbato dello stesso, con la testa posta di fronte, accovacciato, tenente con le zampe anteriori avanti al petto il libro d'argento, scritto delle parole in lettere maiuscole romane di nero, PAX TIBI MARCE nella prima facciata, in quattro righe, ed EVANGELISTA MEUS nella seconda facciata, similmente in quattro righe. Ornamenti esteriori da Provincia.

Viene altresì concesso il seguente

GONFALONE: drappo di bianco, riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in oro, recante la denominazione della Provincia. Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto bianco, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della Provincia e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri ricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro.

Il presente decreto sarà debitamente trascritto.

Dato a ROMA, addì 15 aprile 1996.

L. Dini

Oscar Luigi SCALFARO

Ministero per i beni Culturali e Ambientali
Trascritto nel REGISTRO ARALDICO
dell'Archivio Centrale dello Stato
29 Aprile 1996
Il Soprintendente

Registrato nei registri dell'Ufficio Araldico
Addì 16.5.1996
Reg. anno 1996 pag. n. 18



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