Nel successivo 1993 l'araldista Giorgio Aldrighetti indirizzava delle osservazioni al comune di Venezia, 49) sostenendo che gli emblemi araldici in uso presso quella amministrazione risultavano errati.
Per quanto sopra con deliberazione della Giunta Comunale di Venezia n. 1064 del 30 marzo1995 veniva affidata la cura dell'istruttoria araldica a Giorgio Aldrighetti, dell'istruttoria storica a Mario De Biasi e la preparazione dei bozzetti a Sandro Nordio.
Il successivo 6 novembre 1996 vedrą la luce il Decreto Presidente della Repubblica concessivo dello stemma e del gonfalone alla cittą di Venezia.
Tale Decreto, trascritto nel Registro Araldico dell'Archivio Centrale dello Stato in data 26 novembre 1996 e registrato nei registri dell'Ufficio Araldico in data 30 novembre 1996, Registro anno 1996, pag. 86, porta le seguenti blasonature:
STEMMA: D'azzurro, al leone d'oro, alato e nimbato dello stesso, con la testa posta di fronte, accovacciato, tenente fra le zampe anteriori avanti al petto il libro d'argento, aperto, scritto delle parole a lettere maiuscole romane di nero PAX TIBI MARCE, nella prima facciata in quattro righe, ed EVANGELISTA MEUS nella seconda facciata, similmente in quattro righe. Lo scudo di forma veneta sarą timbrato dal corno dogale.
GONFALONE: Drappo di rosso con la bordatura dello stesso, bordata da filetti d'oro interni ed esterni incrociantisi negli angoli, e caricata da ricami d'oro e da quattro sfere armillari, d'azzurro e d'oro, una in capo, una in punta, due nei fianchi; il drappo sarą caricato dallo stemma della cittą con la iscrizione centrata in oro: CITTĄ DI VENEZIA. Il drappo sarą ornato nella parte inferiore da sei strisce rettangolari di rosso, orlate da filetti d'oro, caricate da ricami dello stesso, alte circa un terzo dell'intero drappo. Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarą ricoperta di velluto rosso, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarą rappresentato lo stemma della Cittą e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro.
Con il Decreto Presidente della Repubblica 8 gennaio 1997, vennero, invece, concessi il sigillo e la bandiera.
Tale Decreto trascritto nel Registro Araldico dell'Archivio Centrale dello Stato, vol. XXIV, in data 31 gennaio 1997 e registrato nei Registri dell'Ufficio Araldico in data 5 febbraio 1997, Registro anno 1997, pag. 1, porta le seguenti blasonature:
SIGILLO: Sigillo metallico recante al centro lo stemma della cittą di Venezia concesso con Decreto del Presidente della Repubblica 6 novembre 1996 e nella bordatura l'iscrizione convessa Cittą di Venezia, posta nella parte superiore della bordatura.
BANDIERA: Drappo alto cm. 100, lungo cm 200 comprese le strisce di cui infra, di rosso, seminato di fiamme d'oro, con la bordatura di rosso, orlata da filetti d'oro interni ed esterni incrociantisi negli angoli e ornata da ricami d'oro, caricata da otto quadretti di rosso, posti tre in alto, tre in basso, due nei fianchi, recanti i seguenti emblemi: in alto verso l'asta, l'arcangelo Gabriele, centralmente la Sacra Colomba, attigua alle strisce, la Beata Vergine Annunziata; in basso verso l'asta, il simbolo di San Matteo Evangelista, centralmente la Beata Vergine con il divin Figlio, attiguo alle strisce, il simbolo di San Luca Evangelista; nei fianchi, verso l'asta, il simbolo di San Marco Evangelista: attiguo alle strisce, il simbolo di San Giovanni Evangelista; tutti i detti simboli e le dette figure al naturale.
Il drappo sarą caricato dal leone marciano, passante, sostenuto dal ristretto recante a sinistra la fascia desinente a punta, simboleggiante il mare ondoso, sostenente a destra il monticello cimato dal castello torricellato di tre pezzi, la torre centrale sostenente il vessillo con il drappo sventolante a sinistra, il leone tenente con la zampa anteriore destra il libro aperto recante le parole nella prima facciata in quattro righe PAX TIBI MARCE, nella seconda facciata, similmente in quattro righe, EVANGELISTA MEUS: il tutto d'oro, con la scritta in lettere maiuscole romane di nero.
Il drappo sarą ornato da sei strisce orizzontali, rettangolari, di rosso, ornate da ricami d'oro e centralmente dalla rotella d'azzurro, caricata centralmente dalla sfera armillare d'oro. Le strisce saranno lunghe circa la metą dell'intero drappo. L'asta verticale sarą ricoperta di velluto di rosso, con bullette dorate poste a spirale, e sarą cimata dalla sfera armillare d'oro. 50)