La vita di Bonifacio IX


1350 - 1 ottobre 1404
Pietro Tomacelli
nato a Napoli - eletto il 2 novembre 1389
morto l'1 ottobre 1404


    Nato a Napoli nel 1350, fu nominato cardinale diacono nel 1381 e cardinale prete nel 1385.

Immediatamente dopo la sua elezione al trono pontificio fu scomunicato dal papa avignonese Clemente VII, ma Bonifacio ricambiò prontamente la scomunica dichiarando inaccettabili le proposte fatte dall'antipapa per risolvere il grande scisma. Dotato di una forte personalità, grandi capacità diplomatiche e persuasiva eloquenza, seppe manovrare uomini ed eventi riuscendo a riaffermare l'autorità papale in tutta Italia e a non perdere la fedeltà della Germania e dell'Inghilterra.

Il suo predecessore, Urbano VI, con la bolla Salvator noster Jesus Christus, aveva modificato la ricorrenza degli Anni Santi da cinquanta a trentatré anni in ricordo degli anni vita del Signore sulla terra, decretando che il giubileo ordianrio cadesse nel 1390. Bonifacio IX presiedette dunque tale solenne Giubileo estendendone i privilegi anche a città molto lontane da Roma. Tuttavia nel 1400, tradizionale scadenza cinquantenaria, si celebrò un altro Giubileo che ebbe però un carattere più popolare che protocollare e non fu indetto da una bolla papale.

Dovendo riassestare i bilanci dello stato, Bonificio fu costretto a vendere benefici e ad aumentare le tasse, tanto che le "annate di Bonifacio" divennero proverbiali. Divenuto padrone assoluto di Roma dopo aver sventato un complotto contro la sua persona, abolì l'indipendenza della città, ne affidò l'amministrazione a senatori da lui designati, fece ricostruire Castel Sant'Angelo e trasformò il Campidoglio in una fortezza.

Nell'autunno del 1404, la salute del papa peggiorò improvvisamente e i Romani considerarono responsabili della sua morte gli ambasciatori dell'antipapa Benedetto XIII che in quei giorni si trovavano in città. Questi furono arrestati, gettati in carcere e rilasciati solo dietro il pagamento di un forte riscatto.

  Lo Stemma