La vita di Nicolò V


15 novembre 1397 - 24 marzo 1455
Tommaso Parentucelli
nato a Sarzana - eletto il 6 marzo 1447
morto il 24 marzo 1455


    Di origine ligure, Tommaso Parentucelli nacque a Sarzana nel 1397. Conseguito il dottorato in teologia, nel 1444 fu nominato vescovo di Bologna e scelto come delegato papale alla dieta di Francoforte, dove riuscì a far riconoscere Eugenio IV papa di tutta la Cristianità.

Nominato cardinale nel 1446, molto apprezzato per le sue doti di umanista, di diplomatico e per la purezza della sua vita, il 6 marzo 1447 fu eletto papa e assunse il nome di Niccolò in ricordo del vescovo Niccolò Albergati di Bologna, che per anni era stato suo protettore.

Grazie alla sua politica di riconciliazione, riuscì a convincere l'antipapa Felice V ad abdicare in suo favore e a farsi riconoscere unico papa anche dal concilio di Basilea, trasferitosi in quegli anni a Losanna. Con l'annullamento di tutte le censure e di tutti i processi, Niccolò V pose definitivamente fine al grande scisma d'Occidente e, per festeggiare la ritrovata unità, indisse solennemente l'Anno Santo del 1450, riportando così la scadenza giubilare a cinquant'anni. L'affluenza di pellegrini a Roma fu elevatissima e, proprio in quell'anno, il pontefice canonizzò il grande predicatore francescano Bernardino da Siena, morto solo sei anni prima.

Consapevole della necessità di una profonda opera riformatrice, inviò Nicola Cusano in Germania e il cardinale d'Estouteville in Francia.

Dottissimo umanista, favorì le lettere e le arti, fece tradurre in latino le maggiori opere greche e raccolse numerosissimi manoscritti che costituirono il primo nucleo della grande Biblioteca Vaticana. Fece ricostruire chiese, palazzi e ponti e si avvalse dell'opera di eminenti artisti, quali il Beato Angelico e Benozzo Gozzoli.

Gli ultimi anni della sua vita furno però segnati dalla congiura di Stefano Porcari e dalla caduta di Costantinopoli; malato e deluso, morì il 24 marzo 1455.

  Lo Stemma