La vita di Innocenzo XII


13 marzo 1625 - 27 settembre 1700
Antonio Pignatelli
nato presso Spinazzola (Puglia) - eletto il 12 luglio 1691
morto il 27 settembre 1700


    Nato il 13 marzo 1615, Antonio Pignatelli studiò presso il collegio gesuita di Roma ed entrò nella curia sotto Urbano VIII. Nunzio in Toscana, in Polonia e infine a Vienna, vescovo di Lecce, segretario della Congregazione dei vescovi e dei regolari, fu creato cardinale nel 1681 e nominato arcivescovo di Napoli nel 1687. Eletto al termine di un lunghissimo conclave, scelde il nome di Innocenzo XII in ricordo del suo predecessore che assunse anche come modello.
Uomo pio, semplice e caritatevole, si distinse per la grande opera riformatrice da lui intrapresa e per l'attività assistenziale. Mise fine alla pratica del nepotismo affermando che il papa non poteva conferire terreni, cariche o rendite ai propri parenti, impedì la vendita delle cariche e ridusse drasticamente le spese di corte. Convinto che gli uomini della Chiesa dovessero essere modelli per tutti i cristiani, fondò la Congregazione per la disciplina e la riforma degli ordini regolari. Numerose sono le istituzioni caritative da lui promosse per i bisognosi e gli indigenti, tra cui l'ospizio di San Michele e le trasformazioni del Laterano in rifugio per i poveri.
I Dietro pressanti richieste, Innocenzo XII intervenne nella diatriba tra i vescovi francesi Fénelon e Bossuet sulla questione del quietismo e, nel 1699, dopo attento esame, condannò ventitré proposizioni tratte dall'opera de Fénelon, ma al tempo stesso rifiutò di censurare il lavoro di Celestino Sfondrati accusato da Bossuet di quietismo.
Innocenzo XII morì il 27 settembre del 1700, anno di quel Giubileo alla cui solenne apertura il papa, proprio a causa delle sue precarie condizioni di salute, non aveva neppure potuto presiedere personalmente.

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