La vita di Benedetto XIII


2 febbraio 1649
Pietro Francesco Orsini
nato a Gravina di Puglia - eletto il 29 maggio 1724
morto il 21 febbraio 1730


    Nato il 2 febbraio 1649, di nobile famiglia, rinunciò alla sua eredità per entrare nell'ordine domenicano con il nome di Vincenzo Maria. Nominato cardinale a ventitré anni, nomina che accettò con riluttanza, resse le diocesi di Manfredonia, Cesena e della sua amata Benevento.

Uomo semplice e pio, fu eletto all'unanimità il 29 maggio 1724 dopo nove settimane di inutili dispute, con l'appoggio delle fazioni francese, spagnola e asburgica; la sua totale mancanza di esperienza politica era per tutti garanzia di assoluta neutralità.

Divenuto papa, non cambiò il suo stile di vita conventuale e si rifiutò di abitare negli splendidi appartamenti del Vaticano. Svolse un'importante attività pastorale e nella primavera del 1725, anno di Giubileo, diresse personalmente un sinodo provinciale nel Laterano. Fu durante tale sinodo che il papa chiese la sottomissione senza condizione alla bolla Unigenitus, condannando le posizioni dei giansenisti e ordinando ai domenicani di rimanere fedeli agli insegnamenti di sant'Agostino e di san Tommaso d'Acquino.

Assorbito soprattutto dagli interessi spirituali, delegò gli affari di politica interna ed estera interamente a Niccolò Coscia, uomo corrotto e senza scrupoli che, approfittando della fiducia in lui riposta dal papa, eliminò ogni avversario politico e amministrò le finanze dello stato a suo esclusivo favore.

Nonostante l'intensa attività pastorale, Benedetto non godette del favore dei Romani, soprattutto non gli fu perdonato di aver affidato l'amministrazione degli affari al Coscia che, in breve tempo, fece crollare le finanze degli stati pontifici.

Alla morte del papa, il Coscia e la sua congrega dovettero lasciare velocemente la città per sfuggire all'ira del popolo romano.

  Lo Stemma