PIO VI
DI CESENA
Giovanii
Angelo
Braschi
ANNO SANTO 1775
Arma: di rosso al giglio di giardino, movente da un terreno di verde curvato dal soffio di un aquilone d'argento, movente dal canton destro del capo; capo dello scudo d'argento caricato di tre stelle d'oro. Su alcune monete i raggi delle stelle sono 5 in altre 6.
Il pontefice usò pure: inquartato: nel 1° e 4° d'oro all'aquila bicefala spiegata di nero, sormontata da una corona imperiale; nel 2° e 3° d'azzurro alla fascia d'argento caricata di tre stelle d'oro e accompagnata da due gigli dello stesso posti 1,1. Sul tutto di rosso a tre rose d'argento al capo dello stesso caricato da tre stelle di 8 raggi d'oro. Questo stemma fu sostituito all'inizio del pontificato con l'arma raffigurata.
Famiglia romagnola detta dei Serri ed originaria di Sarsina, stabilitasi a Cesena ai tempi del pontefice appartenente ad una aristocrazia decaduta. Con Pio VI si estinse questa famiglia, la cui eredità finì ai Braschi Onesti, discesi da Giulia sorella del Pontefice.