La vita di Paolo VI


26 settembre 1897 - 6 agosto 1978
Giovanni Battista Montini
nato a Concesio presso Brescia
eletto il 21 giugno 1963
morto il 6 agosto 1978

    Nato il 26 settembre 1897 in una famiglia di salde tradizioni religiose e impegnata sul piano politico e sociale, laureatosi in teologia e giurisprudenza, fu ordinato sacerdote nel 1920. Nunzio in Polonia per pochi mesi, lavorò sempre alacremente presso la Segreteria di stato e fu tra gli organizzatori del movimento cattolico studentesco. Dopo aver diretto l' ufficio informazioni per i prigionieri e i profughi durante la Seconda Guerra Mondiale, acquistò fama e stima come portavoce di Pio XII che lo nominò prosegretario di stato.

Nel 1954 lasciò Roma e si trasferì a Milano, di cui era divenuto arcivescovo, dove promosse un'intensa opera di evangelizzazione anche nei quartieri più poveri.

Nominato cardinale da papa Giovanni XXIII, collaborò alla preparazione del Concilio Vaticano II e all'indomani della sua elezione, avvenuta il 21 giugno 1963, proclamò la sua intenzione di riaprire immediatamente le sessioni del concilio, ammettendo come uditori anche i laici e le donne.

La sua attività per la riunificazione delle Chiese e il mantenimento della pace nel mondo fu molto intensa. Numerosi furono i viaggi di Paolo VI, che aveva scelto questo nome con esplicito riferimento all'"Apostolo dei Gentili". Nel gennaio del 1964 fu in Terrasanta, dove incontrò il patriarca ecumenico Atenagora I, e negli anni successivi si recò in India, negli Stati Uniti, in Portogallo, Turchia, Colombia, Svizzera, Uganda e nell'Estremo Oriente, dove, a Manila, sfuggì a un attentato.

Papa dell'ultimo Giubileo ordinario del nostro secolo, Paolo VI dedicò sempre grande attenzione ai problemi sia teologico-ecclesiastici sia sociali del nostro tempo, pubblicando numerose encicliche, quali la Mysterium fidei, sulla dottrina eucaristica, la Populorum progressio, chiara difesa della giustizia sociale e la celebre Humanae vitae sulla regolamentazione delle nascite.

  Lo Stemma